boulder in the city


Sabato 19 dicembre 2009
Piazza Garibaldi - Sondrio
Siete tutti invitati
al primo
Sondrio Street Climbing
e alla Festa degli Auguri
-ore 16.00
Piazza Garibaldi.
Apertura Campo Base con parete d’arrampicata per bambini, igloo con musica e esposizione prodotti, proiezione video, Slackline.
-ore16.30 - 19.00
StreetBoulder Contest.
-ore 19.30
Finale StreetBoulder Contest in piazza Campello, Sede Credito Valtellinese.
A seguire: buffet Happy Hour presso "Berry’s".
-ore 21.00 - 22.00
Piazza Garibaldi
Premiazione StreetBoulder Contest.
Festa degli auguri, con Falò e VinBrulè.
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La Sezione CAI Valtellinese organizza, per questo Natale 2009, un’innovativa manifestazione sportiva all’interno del contesto cittadino. Si tratterà di una gara di “Street Boulder”, ovvero di arrampicata urbana, ove ai massi e alle pareti di roccia si sostituiranno quindi, almeno per una sera, la città e le sue strutture. Lo “Street Boulder”, già praticato, pur senza una denominazione ufficiale, a scopo di divertimento e allenamento, dagli arrampicatori degli anni ’70, il tentativo di trasferire i gesti e il desiderio di “verticalità”, tipici della scalata, nei luoghi della propria quotidianità, ovvero tra le vie e i vicoli della città.
Cornicioni, colonne e davanzali si trasformano allora in divertenti “passaggi” dalle differenti caratteristiche e difficoltà, permettendo così di scoprire un inconsueto modo di vivere la dimensione urbana.
Una nuova attività quindi, che il CAI si sente di accogliere senza problemi, per rimarcare in maniera inusuale e divertente, il legame che unisce la nostra città con l’attività della scalata, elemento essenziale dell’Alpinismo.Per le vie cittadine, animate dalla ricerca degli ultimi acquisti natalizi, si aggireranno così tanti giovani “arrampicatori urbani” uniti da una stessa passione, sfidandosi sui vari passaggi, compresa a una finale “a sorpresa” molto scenografica, a eliminazione diretta. La manifestazione, che si chiamerà “Sondrio Street Climbing” avverrà in coincidenza dell’annuale Festa degli Auguri di Natale del CAI, enfatizzandola con i valori dello sport, del divertimento e dell’amicizia. In Piazza Garibaldi allestiremo il nostro “Campo Base”, con molte attrattive. Oltre ad un piccolo pannello di arrampicata dove anche i più piccoli potranno, in tutta sicurezza, sperimentare questa attività, ci sarà un angolo dove tentare la “slackline” (la fune di equilibrio, da sempre esercizio amato dai professionisti del verticale), un punto per la degustazione di prodotti locali e musica per grandi e bambini. Il falò del CAI, in collaborazione con i Vigili del Fuoco, illuminerà la Piazza Garibaldi, e verranno proiettate su un grande pannello suggestive immagini di alpinismo e arrampicata sulle nostre montagne più belle, per aprire, proprio nel cuore della città, una finestra su quello che di più bello le sta attorno e che la rende, appunto, “Città Alpina”.

- RIUNIONE -

VENERDI' 4 DICEMBRE ALLE H 21


Incontro presso la sede CAI di Sondrio in Via Trieste per discutere, ideare e programmare le iniziative invernali!!!

Siete tutti invitati a partecipare!! E' fondamentale la partecipazione degli interessati per una buona riuscita dell'organizzazione.

A PRESTO!!

RIUNIONI

I RITROVI DEL GRUPPO RIPRENDERANNO NEL PERIODO FINE NOVEMBRE - INIZIO DICEMBRE

A fine mese pubblicheremo con maggiore precisione la data del primo incontro.
L'USCITA SUL PIZZO SCOTES E' CONFERMATA

Si partirà anche col maltempo, in quanto il meteo prevede aperture del cielo lungo la giornata. In caso il brutto tempo dovesse persistere sosteremo alla Mambretti per il pranzo e poi rientreremo al fondovalle.

PIZZO SCOTES


DATA: 26 SETTEMBRE 2009
PARTENZA: Agneda (m 1228) H 7.00
COME ARRIVARCI: Dal Campus scolastico di Sondrio si prende la SS38 in direzione Tirano fino alla fine della tangenziale. Poco prima del passaggio a livello si svolta a dx e si segue la SP che unisce Montagna Piano e Piateda fino a Busteggia. 100 metri oltre l'ex canile si prende la stradina sulla dx che sale a Pam per poi ricongiungersi all'arteria principale per Piateda Alta. Dopo circa 7 km da Sondrio si è al bivio in località Mon. Si segue sulla dx la carrozzabile che si
inoltra in Val Vedello. Poco oltre la Centrale di Vedello (m 1000, 6 km ) il fondo diventa sterrato misto cemento. Si prosegue per Agneda (2,5 km) e si lascia la macchina in fondo alla piana.
VIA: Mambretti (m 2003) - Laghetti a quota 2400 - – Bocchetta di Scotes – Pizzo Scotes per la pala N (m 2978)
TEMPO PREVISTO PER LA SALITA: 5h e mezzo (necessario esser un minimo allenati)
ATTREZZATURA RICHIESTA: Abbigliamento per l’alta montagna
DIFFICOLTA': 3
GIUDIZIO DI GUIDE SERIE (condizioni ideali) Alpinistica f


La partecipazione alle uscite è libera e volontaria, l’organizzazione declina ogni responsabilità per incidenti a cose o persone. Per i non soci CAI è opportuno compilare l’apposita polizza assicurativa scaricabile dal sito www.cai.it, nella sezione assicurazioni.
PER CONSENTIRCI DI ORGANIZZARE AL MEGLIO LA LOGISTICA DELL'ESCURSIONE SI PREGA DI INVIARE UNA MAIL DI CONFERMA DELLA PROPRIA ADESIONE ENTRO IL GIORNO 24 SETTEMBRE A giovani@cai.sondrio.it

ITINERARIO

E' una salita certamente interessante ad una delle vette più belle (la 5a in altezza delle Alpi Orobie) e meno frequentate della media Valtellina. Il Pizzo Scotes è una cima facilmente riconoscibile dall'intero versante retico per la sua caratteristica forma a piramide tronca e i due apparati glaciali che si rintanano a N, proprio a picco sotto la vetta, nel cupo vallone di Pioda.
Fu salita per la prima volta nel settembre 1887 da Melzi, Bonacossa e Confortola, che persi nella nebbia, raggiunsero la vetta pensando di essere sul Pizzo Biorco. L'impresa fu confermata alla prima ripetizione grazie al ritrovamento della bottiglietta coi nomi dei tre alpinisti. Dei 4 versanti praticabili con differenti difficoltà il più semplice è quello che percorre la ripida pala N.
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Dal fondo della piana di Agneda si sale (sentiero segnalato con bolli bianco-rossi), per carrozzabile prima e sentiero poi, fino al versante settentrionale del bacino di Scais (m 1434, ore 0:50).
Il sentiero poi s'insinua in Val Caronno per boschi e pascoli fino alla Capanna Mambretti (m 2003, ore 1:10). Dal rifugio ci si inerpica a N lungo i ripidi prati. Anche se non facili da individuare, le bandiere bianche e rosse dipinte sui sassi guidano fra pascoli e macereti fino alla piana detritica che precede l'impennata finale per il Passo Biorco (sentiero per la Donati). Si abbandona la via tracciata e si piega a dx (E). Si risale un gradone che adduce a un nuovo ripiano. Due laghetti di disgelo son lì a dare il benvenuto ai pochi alpinisti che transitano in questi luoghi desolati (m 2400 ca., ore 1:30). Il grande anfiteatro è dominato oltre che dal Pizzo degli Uomini, anche dai Pizzi Biochi. A NO si distingue il Pizzo Rodes, mentre a SE l'altezza dello spartiacque preclude la vista sul gruppo Scais-Redorta. Ci si porta ora sulla sx (NE) del vallone detritico e per la dx orografica si sale verso NE puntando il passaggio sulla cresta meridionale del Pizzo degli Uomini (si incrocia il sentiero segnalato per il Bivacco Corti che proviene dalla Donati e passa per il Falso Biorco). Raggiunto lo spartiacque si traversa la breve valletta che porta all'incisione della
cresta O del PizZo Scotes nota come Bocchetta di Scotes. La si valica finendo in un angusto canale con catene. Si è nella Valle della Pioda. Superate le catene si seguita leggermente a perder quota traversando verso NE. Giunti al centro della pala che costituisce la faccia NO del Pizzo Scotes, si abbandona la via bollata e si sale al dritto (tratto ripido) verso la cima. Con facile arrampicata fra rocce rotte e sfasciumi si è al piccolo ometto di vetta (m 2978, ore 2).Il paesaggio è grandioso in ogni direzione, dal selvaggio ed incassato valone di Pioda a N, alle fiere vette del Gruppo di Scais-Redorta, nonché l'impressionante versante NO del Coca. La discesa è per la medesima via.

ai partecipanti di "A CACCIA DI STELLE"

Coloro che avessero scattato belle foto durante l'uscita A CACCIA DI STELLE e volessero condividerle col gruppo possono mandarle sulla nostra casella di posta elettronica (sono gradite anche foto di partecipanti!!!)

giovani@cai.sondrio.it

A CACCIA DI STELLE...

La montagna è luogo affascinate di giorno, ma forse ancor più la notte quando il silenzio e la limpidezza dell'aria le donano un aspetto magico. La montagna, l'alta montagna, è anche lontana dall'inquinamento luminoso e perciò punto di vista privilegiato sulla volta celeste.
Il CAI Giovani organizza un'uscita sotto le stelle a poca distanza da Sondrio. Qui di seguito la descrizione dell'itinerario ed i due punti di ritrovo per la partenza (RITOVO 1 e RITROVO 2)

ITINERARIO AUTOMOBILISTICO Dall’uscita della tangenziale di Sondrio di Via Vanoni attraversare il ponte dell'Adda per Albosaggia (ritrovo 1, ore 17:30, di fronte allo sportello della Banca Popolare che si trova sulla dx) e seguire le indicazioni per la frazione Centro e per l’Alpe Campelli. Dopo circa 12 km, la strada asfaltata termina a quota m 1360 ca, alle case basse dei Campei. Qui si parcheggia (ritrovo 2, ore 18)

ITINERARIO (sentiero quasi tutto segnalato con bolli bianco-rossi) Dal termine della strada asfaltata saliamo per prati fino alle case più alte dei Campei (m 1430 ca; a questo punto si arriva anche dalla stradina che si stacca a sinistra dall’ultimo tornante). Dietro le case, arriviamo velocemente a ciò che rimane della vecchia stazione sciistica (una baracca di legno e la struttura in cemento armato dello skilift); da qui seguiamo la pista incrociando talvolta una stradina. Tra i m 1620 e il m 1650 la pista diventa decisamente più ripida. Dopo un tornante verso sx la stradina di diparte dalla pista e si dirige a E: la seguiamo nel bosco incontrando quasi subito un bivio (m 1680). Prendiamo a dx e la seguiamo per un breve tratto: dove essa ripiega a dx (m 1710 circa), la abbandoniamo e proseguiamo per sentiero tra i larici guadagnando quota verso fino a raggiungere a m 1760 ca un grosso ripetitore delle telecomunicazioni. Dal ripetitore proseguiamo verso dx su terreno più dolce e sempre tra i larici, fino a raggiungere una spianata dove incontriamo e seguiamo di nuovo la stradina. A quota m 1980 circa, alla base della Punta della Piada, la stradina abbandona il crestone e si abbassa N verso la conca a NE del Pizzo Meriggio e il Passo Portorella. La lasciamo a favore del sentiero poco pendente che aggira a E la Punta della Piada e arriva a un piccolo avvallamento; per una bella crestina fra gli ultimi larici, guadagnamo la successiva quota m 2125 pochi metri sopra la Baita Meriggio e nostra destinazione per la cena al sacco e per osservare le stelle e la luna (ore 1:45).

IMPORTANTE: ricordarsi frontalino o torcia per chi non l'avesse, abiti pesanti e coperta da stendere a terra per cena al sacco e osservazione.


In caso di cattivo tempo l'escursione verrà rimandata a data da destinarsi. Sabato alle ore 12.00 pubblicheremo sul sito la conferma dell'uscita.
Per informazioni e adesioni scrivete a giovani@cai.sondrio.it.


ALTA VIA della Valfontana

ESSENDO IL PERCORSO COMPLETO QUI DESCRITTO PIUTTOSTO LUNGO PERCORREREMO UN TRACCIATO PIU’ BREVE MA ALTRETTANTO SUGGESTIVO.
  • DATA: 29-30 agosto 2009
  • RITROVO: Ponte in Valtellina- Piazza della Vittoria
  • ORE: 6.00
  • LOCALITA' PARTENZA: Valfontana- S. Antonio
  • DIFFICOLTA': EE+
  • COORDINATORE:

- Franco Zucchi (320 5692229) - Simone Bondio ( 349 5330776)

PER SEGNALARE LA PROPRIA PARTECIPAZIONE E PER RICHIEDERE ULTERIORI INFORMAZIONI CONTATTARE I COORDINATORI OPPURE INVIARE UNA MAIL A giovani@cai.sondrio.it

DESCRIZIONE GENERALE ALTA VIA DELLA VALFONTANA

L’Alta Via della Val Fontana non è un sentiero, ma una traccia ideale che collega le vette principali del gruppo dello Scalino sul versante sud. L’idea venne nel 1985 all’alpinista pontasco Luigi Pasini, che dopo anni di esplorazioni riuscì a trovare i passaggi per compiere questo percorso, tra bocchette seminascoste, sentieri sconosciuti di contrabbandieri e creste panoramiche. Luigi dice che la si potrebbe chiamare “Alta Via delle otto valli” perché otto sono le valli laterali della Val Fontana toccate da questo percorso.
“Non si tratta di un percorso escursionistico, ma di una traccia alpinistica, facile, ma non priva di tratti in cui occorre prestare attenzione. Per fare un paragone potrei dire: qualcosa come il Sentiero Roma… ma senza il sentiero!”.
La tracciatura fu compiuta da un gruppo di amici: oltre a Luigi c’erano Riccardo Canova (a lungo presidente della sottosezione del CAI di Ponte), Mauro Rusconi, Lidia Beltramini e Valeria Balzarolo, e venne eseguita in un periodo di circa due anni. Non si tratta però di un lavoro completato: a causa delle normative allora in vigore non fu infatti possibile segnare la via nel territorio svizzero, il che pose non pochi problemi nel tratto dal Monte Combolo alla Val Malgina.
A causa della quasi totale assenza di punti di appoggio nella sponda sinistra della valle (l’unico, l’alpe Arasé, si trova decisamente troppo in basso per essere utile) quella che avrebbe dovuto essere una via in tre tappe diventò forzosamente di due, con il punto mediano costituito dalla Capanna Cederna Maffina.
“Il modo migliore per pensare all’Alta Via è considerarla come un anello – dice Luigi – con partenza e arrivo tra il ponte di Premelé e Sant’Antonio”.

Da Ponte in Valtellina si sale per la strada asfaltata in direzione Val Fontana. Superata la chiesa di San Rocco, al bivio si continua addentrandosi nella valle. Attraversato il Ponte di Premelé, dopo pochi tornanti tra prati di un verde intenso e lucente si giunge al nucleo di Sant’Antonio (m 1208), dove si lascia la macchina.
Si superano a piedi due tornanti della carrozzabile, perndendo il sentiero sulla dx (è un tratto del “Sentiero del Sole”) che conduce fino all’alpeggio di San Gaetano (Dalico) a mt. 1696.
Qui inizia il vero e proprio è percorso dell’Alta Via, quei triangoli gialli e rossi che la rendono riconoscibile. Si percorre la costa di San Gaetano, poi il Viale della Formica e, oltrepassati il Monte Brione, il Monte Calighé e il Monte Piudé, si arriva alla Bocchetta della Combolina (m 2566) dalla quale si imbocca la via per la salita al Combolo (m 2900), da cui si ammira un vasto panorama che spazia tra cime e i bellissimi laghi dei Matt e della Regina.
Si passa brevemente in territorio svizzero tenendosi il più possibile vicino alla cresta e discendendo dalla Bocchetta di Malgina (m 2619). Lasciando la cresta si percorre un traverso della Val Malgina che, dopo una leggera discesa, risale verso il Buchèl de l’Asen (m 2650), a ridosso della Cima di Ganda Rossa. Si discende lungo la Valle dei Laghi, oltre il Lac Gelt e dopo aver perso circa 250 metri di quota, in corrispondenza con il sentiero che dai laghi sale al Passo dell’Arasé si continua in direzione della Bocchetta di Sareggio, quella più a valle delle tre feritoie che si aprono nella dorsale che conduce al pizzo omonimo.
Ci si riavvicina poi alla cresta e si recupera lentamente quota passando a ridosso della Bocchetta di Vertegna (m 2588) del passo delle Saline (2594) e costeggiando le pendici dei Tre Pizzi e del Monte Gardé.
Mantenendosi in quota ma piegando verso sud-ovest si passa a monte del Campanilone, testone roccioso dalla forma di una grossa cupola, e si scende fino alla Capanna Cederna (m 2582), utile punto di riposo accogliente e sempre aperto.
Il giorno seguente si discende lungo le morene del Pizzo Painale fino a poco sopra l’Alpe Forame, dalla quale si inizia un lungo traverso che porta allo spartiacque con l’Aiada. Cercando di non perdere eccessivamente quota (scendendo comunque verso i 2100) si passa a monte dell’Aiada e si risale percorrendo un breve tratto attrezzato per poi attraversare più in alto dell'Alpe Mortirolo.
Infine una salita costante porta al passo di Cigola (m 2561)
Mantenendosi sui 2500 si passa sotto le cime che coronano la Val Vicima: il Pizzo Calino,la Cima Vicima e la Vetta di Ron , diverse l’una dall’altra ma ugualmente maestose. L’ultima salita dell’Alta Via è quella che arriva alla Bocchetta di Ron (m 2639) tra il Dos di Scespét e la Cima dei Mott.
Da qui inizia una lunga discesa attraverso la Val di Ron, che passa prima alle baite vicino alla Capanna Vetta di Rhon (m 2164), poi al Guat (m 1964) e termina a Masarescia (m 1704), dove inizia la strada sterrata.
Per chiudere l’ideale anello si attraversa il prato di Masarescia trovando la traccia del Sentiero di Costa fino a poco sopra San Bernardo (m 1237). Dal tornante dove termina il Sentiero si scende fino al tornante successivo, da cui si distacca un tratto del Sentiero del Sole, già conosciuto come sentiero Zoboli. Il percorso sale lentamente fino all’acqua ferruginosa, attraversa la Valle del Rio e culmina nella corna di Sciuscervin, panoramico avamposto del crinale nella valle. Dopo un tratto ripido a tornanti, si scende in quello che resta della mulattiera/carrozzabile che era stata costruita nel ventennio fascista per servire le miniere di piombo argentifero, le cui entrate (oggi murate) si incontrano nel percorso. Passata infine la valle di Ruina si giunge al ponte di Sant’Antonio, chiudendo una via faticosa ma ricca di vedute e cambiamenti di paesaggio.

(Maurizio Zucchi)
Il giorno 7 AGOSTO alle h 21.00 si terrà la riunione del gruppo CAI GIOVANI presso la sede Cai di via Trieste.

Tutti gli interessati sono invitati a partecipare!!!

RITROVO




IL GIORNO 17 LUGLIO 2009, PRESSO LA SEDE CAI DI SONDRIO DI VIA TRIESTE SI TERRA', ALLE H 21.00 LA RIUNIONE DEL GRUPPO CAI GIOVANI.


GLI INTERESSATI SONO INVITATI A PARTECIPARE!!!

Primo incontro del Gruppo Giovani

Sondrio, 5 giugno 2009.

Prima riunione operativa del Gruppo Giovani del Cai Valtellinese presso la sede del sodalizio di via Trieste. Alla presenza di 10 soci giovani, guidati dal Presidente Enrico Benedetti, si è discusso per cercare di dotare il neonato gruppo di alcuni fatti concreti.

Primo passaggio fondamentale: ragionare non per ruoli e per cariche, ma per progetti che coinvolgano i singoli, avvicinando anche chi è lontano dalle montagne. Pertanto l'ossatura stabilita all'atto della fondazione è stata deposta a favore di cariche operative assegnate dinamicamente per i singoli progetti.

Questi i primi passi da compiere da questa estate:


  1. Gita sotto le Stelle- periodo agosto (S.Lorenzo)- in collaborazione con gruppo astrofili di Ponte, destinazione presunta zona del Meriggio sopra Campei (Albosaggia)

  2. Alta Via della Fontana- itinerario tematico che prenda come riferimento una delle “Alte Vie” più affascinanti ma poco conosciuta- periodo: da luglio a settembre

  3. Pizzo Scotes- Alpi Orobie- una cima classica ma poco conosciuta per avvicinare gli appassionati al fantastico mondo delle Orobie


Altri punti su cui ragionare invece da settembre in poi, in un’attività che veda il Gruppo Giovani impegnato sulle tematiche della montagna, senza il rischio di creare dei doppioni con altre funzioni già presenti a livello di Cai o di altra associazione



  1. trittico di corsi, dando la possibilità ai corsisti giovani di avvicinarsi ad uno di questi corsi proposti in modo gratuito o agevolato: FOTOGRAFIA- CANYONING- ALPINISMO BASE

  2. Rapporti con le scuole, creando una serie di relazioni che consentano di entrare nelle Scuole Superiori della Provincia di Sondrio per parlare ai giovani di quanto è bella la montagna e quante siano le maniere per viverla

  3. Evento bouldering in città- in collaborazione con la Sezione Cai Valtellinese il Gruppo Giovani si farà parte attiva dell’organizzazione di un bouldeing per le vie del Centro Storico di Sondrio nel periodo di Natale 2009


Dal punto di vista segretariale, il Gruppo Giovani si deve dotare di un logo: sono aperte quindi le possibilità di disegnare il logo. Altra attività prevista è lo screening dei soci già presenti al Cai di età compresa fra i 18 e i 35 anni, che verranno iscritti nel Registro Giovani.



Andrà fissata una riunione per l'ultima settimana di giugno/prima di luglio per stabilire le modalità e i dettagli delle uscite 2009.


Nel particolare della struttura funzionale del Gruppo Giovani si sono decisi i seguenti incarichi:


GRUPPO OPERATIVO PER LE USCITE 2009:






il segretario


Marco Bormolini